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Per quanto riguarda la protezione di casa propria, tutti pensano subito ai sistemi d’allarme, ai sensori di movimento, ecc. Eppure è importante anche la tutela dei dati personali e della sfera privata. Qualche accorgimento per soffocare sul nascere eventuali attacchi.
Una premessa: oggigiorno le notizie su furti o «visite» indesiderate di documenti privati non sono più una rarità. Anche se ci si accorge subito del fatto, i danni possono essere notevoli e soprattutto lasciare dietro di sé una sensazione sgradevole. È perciò molto importante avere sempre una tecnologia all’avanguardia.
A rischio ci sono i dati memorizzati, indipendentemente che siano di natura privata o commerciale: da sempre gli esperti in materia invocano una gestione responsabile e un procedimento sicuro. Backup regolari, hard disk esterni e un firewall sono d’obbligo. Aumentano la protezione anche le password ben criptate per dati e accesso Wi-Fi. Infatti, la maggior parte della vulnerabilità in fatto di sicurezza dei dati personali deriva dalla negligenza. La password per l’e-mail è praticamente la stessa di quella dello smartphone o è addirittura inesistente. Sarà anche una cosa pratica, ma di certo non sicura.
È un fatto che Internet offra molto, e ai bambini forse anche troppo. Per impostare l’accesso al web in modo consono per i bambini, lo specialista può installare ulteriori applicazioni di sicurezza. Ad esempio un blocco per determinati termini di ricerca su Internet. Bastano pochi clic per escludere dalla ricerca in rete determinate parole chiave. Tuttavia, gli esperti fanno notare che è quasi impossibile contemplare tutte le scappatoie. In questo ambito la miglior soluzione è certamente una franca discussione sui pericoli della navigazione nel mondo virtuale. La stessa cosa vale per i social media, come ad esempio Facebook, Instagram e Twitter. Sull’onda dell’euforia, ci si abbandona spesso a fornire più informazioni del previsto. Siamo sinceri: vanno davvero condivise con tutto il mondo anche le foto in famiglia mentre ci si trova ancora in vacanza ai Tropici? Oppure basterebbe postare questi bei ricordi una volta tornati a casa? Una domanda legittima, visto che in definitiva contributi del genere segnalano che non c’è nessuno a casa. Una cosa di cui sono inconsapevoli soprattutto i giovani e i bambini. La miglior barriera di sicurezza in rete è rappresentata da una combinazione tra tecnica e conoscenza.
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