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Data 11. giugno 2018
Tempo di lettura 2 Minuti

Una strategia per più sostenibilità

La Strategia energetica 2050 è la risposta ad un’accresciuta consapevolezza ambientale, al calo dei prezzi dell’energia e alle nuove tecnologie. È stata approvata nel 2011 dal Consiglio federale e sarà attuata gradualmente.

La Strategia energetica 2050 mira a preservare gli elevati standard di approvvigionamento della Svizzera. Contemporaneamente, si vuole ridurre il carico ambientale legato allo sfruttamento energetico. Sono i principi su cui si basa il primo pacchetto di misure della Strategia energetica, ossia la revisione della legge sull’energia. Essa è in vigore dal 2018 e  ha i seguenti obiettivi: ridurre il consumo energetico, promuovere le energie rinnovabili, aumentare l’efficienza energetica e uscire dal nucleare.

Ridurre i consumi negli edifici…

Il primo pacchetto di misure della Strategia energetica verrà introdotto entro il 2035. Esso si prefigge, tra l’altro, di ridurre del 43% il consumo di energia in Svizzera. Il sistema migliore per raggiungere tale obiettivo è di incrementare l’efficienza energetica. Ma come si fa esattamente? Innanzitutto, negli edifici c’è ancora molto potenziale di risparmio: infatti, essi costituiscono circa il 45% del consumo energetico svizzero. La maggior parte della dispersione d’energia avviene in abitazioni vecchie e male isolate. Perciò, mediante il programma di costruzione, i Cantoni e la Confederazione sostengono con sussidi il risanamento energetico degli edifici. Naturalmente, vengono sussidiati quei proprietari di alloggi che sostituiscono l’energia fossile con quella rinnovabile, ad esempio tramite un impianto fotovoltaico.

… traffico ed elettrodomestici

Il consumo di energia dovrebbe scendere anche nella circolazione stradale e per gli apparecchi elettrici. Di conseguenza, sono state inasprite le norme sulle emissioni di CO2 delle automobili, mentre le prescrizioni tecniche fanno sì che gli elettrodomestici consumino sempre meno. Tuttavia, è importante che anche le imprese sostituiscano apparecchi e impianti poco efficienti. A lungo termine anche loro possono così ridurre i costi.

Promuovere le energie rinnovabili

Un altro provvedimento è l’uscita graduale dall’energia nucleare. Le centrali atomiche esistenti resteranno in funzione fintanto che sono sicure. Dopo il loro spegnimento, però, non saranno più sostituite. In altre parole: non se ne costruiranno di nuove. Per contro il Consiglio federale promuove maggiormente le energie rinnovabili disponibili sul territorio, come acqua, sole, vento, geotermia e biomassa. L’obiettivo: più si utilizzano, meno il nostro paese dipende dalle energie fossili d’importazione. E così si creano anche posti di lavoro e investimenti in Svizzera.

La sostenibilità è pagante

Introdotta nel 2009, la rimunerazione per l’immissione in rete a favore dei produttori di elettricità da fonti rinnovabili è stata modificata leggermente. Da gennaio 2018 i gestori con impianti di una determinata grandezza dovranno commercializzare da sé la loro elettricità. Così il vantaggio è doppio: essi guadagnano sulla vendita di elettricità e ricevono i premi per l’immissione in rete. Di conseguenza sono più motivati ad alimentare la rete pubblica quando la domanda è particolarmente elevata. Un’altra novità è che ricevono una rimunerazione unica i proprietari di impianti fotovoltaici fino a 100 kW, mentre finora veniva concessa solo per gli impianti fino a 30 kW.

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