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Da parecchi anni illuminano la cucina, il bagno o la cantina. Prossimamente però, con le nuove normative adottate dall’UE, i tubi fluorescenti, noti anche come tubi al neon, scompariranno. La colpa è della sostanza tossica che contengono, il mercurio. Ma cosa comporta per tutti noi? E il LED è un’alternativa davvero valida?
Sempre più spesso, nelle discariche di tutto il mondo finiscono vecchi apparecchi elettrici e materiali fluorescenti. La quantità di rifiuti elettrici è, quindi, in rapido aumento: non c’è da meravigliarsene, dato che in Svizzera si stimano in circa 100 milioni le lampade contenenti mercurio ancora in uso. Durante la rottamazione vengono rilasciate sostanze tossiche come piombo, cadmio o appunto mercurio, che possono provocare danni alle persone e all’ambiente. Per ridurre al minimo il pericolo, in futuro l’impiego del mercurio sarà vietato.
Con la direttiva RoHS e il regolamento dell’UE sulla progettazione ecocompatibile «SLR» è scoccata l’ora fatale per il tubo fluorescente. Infatti, a febbraio 2023 entra in vigore il divieto di importare lampade fluorescenti compatte e anche tutte quelle di forma circolare, come ad esempio quelle inserite nelle cosiddette lampade a risparmio energetico. Attenzione però: sebbene le scorte giacenti possano essere ancora vendute, esse sono limitate. Si consiglia pertanto di pianificare tempestivamente il passaggio a un altro prodotto.
Per le lampade fluorescenti lineari di tipo T5 e T8 era stata fatta un’eccezione a causa della mancanza di alternative. Un argomento che però oggi non vale più, perché nel frattempo ci sono luci LED di alta qualità per quasi tutti i tipi di lampade. Il vantaggio: non solo i LED offrono una luce qualitativamente molto migliore, ma possiedono anche un’ottima efficienza energetica. Rispetto alle lampadine a incandescenza, i LED risparmiano fino al 75% di energia. Inoltre, per produrli non vengono impiegate sostanze chimiche nocive, il che li rende particolarmente rispettosi dell’ambiente.
La buona notizia: potete utilizzare le lampade già installate fino al termine del loro ciclo di vita. Si consiglia prudenza nel caso in cui, durante la sostituzione della lampada, si debba eseguire un ponte su un reattore elettronico (ballast). Si tratta di un’esecuzione tecnica complicata, quindi è meglio farsi aiutare da uno specialista. Questi vi consiglierà anche su tutte le altre questioni relative alle ultime innovazioni. Infine, ma non meno importante: a causa della loro composizione, i vecchi tubi al neon e le lampade a risparmio energetico sono classificati come rifiuti speciali e non possono quindi essere smaltiti con la normale spazzatura o con il vetro di scarto. Le vecchie lampade possono essere consegnate nei centri di smaltimento o anche nei negozi specializzati. Infatti, grazie alla tassa di riciclaggio anticipata per i dispositivi elettronici, possono essere consegnate ai rivenditori senza costi supplementari.