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Data 25. aprile 2015
Tempo di lettura 2 Minuti

I tempi cambiano, le esigenze pure

Siamo nell’epoca dei cambiamenti tecnologici. Un fenomeno che non si arresta neppure davanti alle mura di casa. Al contrario: oggi pianificare il cambiamento d’uso dei locali è diventato un gioco da ragazzi. Ecco un piccolo progetto dal grande effetto.

La vita è sinonimo di cambiamenti. Un fatto che dovrebbe essere considerato quando si progetta la propria casa. Ne è un bell’esempio la trasformazione in ufficio della camera dei bambini. Se prima la priorità veniva data alla sicurezza e al benessere dei pargoletti, ora con la crescita dei giovani eredi si richiedono collegamenti multimediali, un rapido trattamento dei dati, raggiungibilità illimitata. Perché è quel che pretende l’odierno modo di studiare e lavorare da casa. Essere connessi in rete è essenziale. Sempre, ovunque, in ogni momento.

La camera si evolve in parallelo

Una camera per dormire o per giocare dovrebbe essere un posto che emana positività ed è privo di pericoli. Le esigenze iniziali, ad esempio un servizio sicuramente importante come il baby phone, successivamente si evolvono nel bisogno di una domotica, seppur ancora semplice. Con il passar del tempo la multimedialità prende sempre più piede: telefono, televisore, Internet… tutti assieme nella stessa stanza. La presa multimediale è sicuramente la soluzione più semplice, perché riunisce tutte le possibilità. La multimedialità si può controllare in modo personalizzato tramite l’automazione degli edifici. Per esempio, nella camera dei bambini si può limitare l’accesso a Internet in determinate fasce orarie. Tuttavia, per trasformarla completamente in un ufficio per studenti davvero funzionale, c’è bisogno di una tecnologia flessibile. Chi è lungimirante e – almeno nelle nuove costruzioni – pianifica un certo numero di tubazioni di riserva anche nella camera dei bambini, più tardi potrà tecnologizzare le stanze in modo più variato e graduale. Funzioni quali la comunicazione interna alla casa o quelle per la sicurezza e il risparmio energetico si potranno attivare premendo semplicemente un tasto.

Via cavo o telecomando

E cosa si fa se mancano le tubazioni di riserva o non se ne possono aggiungere per motivi strutturali? In questo caso si consiglia la soluzione tramite telecomando. Le sue prestazioni sono quasi equivalenti a quelle di un sistema cablato, ma il montaggio può avvenire in qualsiasi momento e senza grandi sforzi da parte dello specialista elettrico.

Il telecomando è un’alternativa poco complicata. Inoltre, oramai i sistemi vengono prodotti con un inquinamento elettromagnetico molto ridotto. I dispositivi, che trasmettono sulla frequenza 868 MHz, devono soddisfare requisiti particolarmente severi riguardanti la cadenza del segnale radio. A titolo di paragone: l’elettrosmog prodotto in 15 anni da un’abitazione corrisponde a un minuto di conversazione al telefono cellulare.*

* Fonte: Siemens

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