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Data 01. luglio 2019
Tempo di lettura 2 Minuti

Rilevatori di fumo – Allarme in caso di fumo e fiamme

Se scoppia un incendio nonostante tutte le precauzioni adottate, esso può diventare rapidamente fatale. Molta gente crede ancora di potersi accorgere in tempo del fumo che sale e di riuscire a prendere le contromisure necessarie. Un errore pericoloso! Specialmente di notte: spesso chi dorme non si accorge in tempo delle esalazioni e anche se si sveglia la visibilità è già pregiudicata dal fumo. E il fumo può portare velocemente a un’intossicazione da fumo. Per evitare tutto ciò, un allarme tempestivo tramite un rilevatore di fumo è il mezzo più efficace.

Scelta del rilevatore giusto

Il mercato propone una gran varietà di prodotti: sistemi d’allarme che reagiscono con il calore, sistemi che fanno scattare l’allarme se la temperatura sale rapidamente e i cosiddetti rilevatori con sensori ottici o fotoelettrici. Questi ultimi reagiscono ai principi d’incendio lenti, che perlopiù emanano poco calore, emettono fumo nero e covano per diverse ore prima di sprigionare fiamme aperte. In questo caso, un fascio luminoso reagisce alle particelle di fumo nell’aria e fa scattare subito l’allarme. Orientarsi in questa selva di prodotti è difficile e ci vuole la competenza dell’elettricista. Questi fornisce una consulenza personalizzata e valuta le caratteristiche dell’immobile.

Connessi al telefonino

Con una cosiddetta gateway è possibile collegare tramite Wi-Fi diversi rilevatori di fumo al telefonino. Con lo smartphone si può assegnare un nome a ogni rilevatore, visualizzare la qualità della connessione e lo stato della batteria e attivare un segnale di prova per ciascun sensore. In caso di emergenza, il sensore e la gateway lanciano un segnale d’allarme sonoro e si riceve un messaggio d’allerta sul telefonino. Un avviso viene inviato allo smartphone anche quando la batteria del sensore sta per esaurirsi.

Installare correttamente i rilevatori

Si consiglia l’installazione di un rilevatore di fumo specialmente in camera da letto, in cucina e nella zona d’ingresso. In questo modo si realizza una protezione antifumo minima. Per ottenere una sicurezza ottimale, dovrebbero essere dotati di sensori anche il soggiorno e lo studio. Un singolo rilevatore di fumo garantisce la sorveglianza su una superficie di 60 m2 fino ad un’altezza al soffitto di 6 metri. Viene montato sul soffitto al centro della stanza e dovrebbe situarsi a una distanza di almeno mezzo metro da tutti gli arredi.

Manutenzione regolare obbligatoria

I rilevatori di fumo dovrebbero essere controllati una volta l’anno. Nella maggior parte dei modelli basta premere il pulsante di prova. Se la sirena non scatta, l’apparecchio dev’essere sostituito o riparato. Inoltre si consiglia un’ispezione a vista: bisogna verificare che il dispositivo non presenti danni esterni e che tutti i fori d’entrata del fumo siano liberi. Come per molti altri aspetti della vita, anche in questo caso vale la regola: fidarsi è bene, controllare è meglio! Per concludere: qualsiasi misura di sicurezza non serve a niente, se poi non funziona bene in caso d’emergenza.

Siamo a vostra disposizione

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